
CAPELLI RICCI, CURIOSITÀ E STORIA
Quante volte abbiamo sentito la frase: “a ogni riccio corrisponde un capriccio”?
I ricci sono pura espressione della propria individualità; nessuna testa riccia è uguale all’altra. A volte selvaggi e potenti, altre volte sensuali e glamour, i capelli ricci e mossi affascinano con la loro vitale espressività da secoli.
In tempi antichi erano un indicatore di appartenenza alla nobiltà, in quelli moderni di forte personalità, carattere e indipendenza, segno distintivo di donne anticonformiste.
Come nascono i ricci? Perché alcuni capelli sono lisci, altri ondulati, alcuni ricci e crespi? A differenziare questi tipi di capelli è la quantità di cheratina e il modo in cui è distribuita all’interno della corteccia capillare. Più essa è distribuita in maniera regolare nel capello, e più l’aspetto sarà liscio. Una distribuzione irregolare della cheratina, invece, permetterà la formazione di capelli ricci.
Ma non solo. Uno dei responsabili della formazione dei capelli ricci è il gene Trichohyalina, che determina la nascita dei capelli ricci o crespi.
Un’altra causa della formazione dei capelli ricci è l’inclinazione del follicolo capillare. Se il follicolo forma un angolo di 90° con la cute, avremo un capello liscio. Angoli minori o paralleli all’epidermide permetteranno la formazione di capelli ricci e infine crespi. Più è accentuata la curvatura del follicolo, e più i capelli saranno crespi.
I capelli ricci hanno una storia antichissima di potere e prestigio, simbolo di bellezza e opulenza. Nella cultura Occidentale i primi capelli ondulati di cui troviamo una testimonianza sono quelli della Venere di Milo, le cui chiome raccolte e mosse sono rimaste a lungo impresse nel marmo come sinonimo di bellezza assoluta.
Nell’Antica Grecia le sculture femminili sono sempre state rappresentate con chiome ricce e ondulate, il trend dell’epoca in materia di bellezza femminile.
Associare i capelli ricci al potere e alla ricchezza è una tendenza che è proseguita anche al tempo degli Etruschi e dei Romani, le rappresentazioni sui sarcofagi etruschi mostravano donne con i capelli raccolti in maniera molto elaborata e onde mosse.
Nell’antica Roma soltanto le donne patrizie potevano sfoggiare una chioma riccia, simbolo di benessere e ricchezza, prestigio della famiglia a cui appartenevano, e ottenevano questo risultato con quello che è l’antenato del nostro ferro arricciacapelli, ovvero il “calamistrum”, un tubo di ferro arroventato attorno al quale veniva avvolta una ciocca di capelli alla volta per trasformarla in riccia. Di solito erano le schiave o le ancelle personali a svolgere questo compito, all’epoca non esistevano hair stylist.
La storia dei capelli mossi e ricci prosegue nel Rinascimento, dove i quadri più famosi ritraggono nobildonne dai capelli lunghissimi e mossi, o raccolti e ricci, basti pensare all’immortale Venere di Botticelli, o alla sua Primavera, che rappresentano l’ideale perfetto del femminile, donne pure, libere, dal fascino misterioso e sensuale. Anche i celebri dipinti di Leonardo da Vinci ritraggono donne dai capelli ricci, imprimendole sulla tela per l’eternità come simbolo di grazia e bellezza.
Continuando il nostro viaggio nella storia, altri ricci molto famosi sono quelli delle parrucche di Maria Antonietta, regina di Francia, alla corte di Versailles.
All’epoca le sue parrucche hanno fatto la storia, sempre più particolari, enormi, eccentriche, addirittura ingombranti, delle vere e proprie sculture verso l’alto.
In seguito, i capelli ricci e le onde conoscono una nuova rinascita nei tempi moderni. Nel 1906 il parrucchiere Charles Nestlè, al secolo Karl Ludwig, inventò per primo un sistema per rendere “permanente” il riccio. A Londra, durante una dimostrazione pubblica, eseguì la prima permanente della storia su sua moglie, trattando i suoi capelli con una soluzione chimica alcalina e poi procedendo con il montaggio di bigodini riscaldati di bronzo. Il procedimento, tuttavia, durava addirittura sei ore, mentre il macchinario era piuttosto ingombrante, ma questo evento spianò la strada ai metodi successivi. Vari inventori e parrucchieri tentarono di ricreare il riccio perfetto.
Nel 1945 L’Oreal brevettò l’incredibile permanente a freddo, uno dei metodi usati ancora adesso. La moda dell’epoca richiedeva necessariamente capelli corti e mossi, come quelli dell’icona Marylin Monroe, considerata la donna più bella del mondo.
Dopo un periodo di pausa, i ricci ritornano negli anni ’80 in chiave moderna, ribelle, sfoggiati da grandi star come Madonna, Cher, e l’iconica Sarah Jessica Parker.
Tra le star moderne con i capelli ricci annoveriamo la divina Beyoncè e Julia Roberts, i cui capelli hanno fatto la sua fortuna a Hollywood e resa famosa in tutto il mondo.
Quanti tipi di riccio esistono?
I ricci sono stati catalogati in quattro categorie distinte.
Tipologia 2C: capelli mossi e folti.
Tipologia 3A: capelli ricci dal diametro ampio.
Tipologia 3B: ricci a spirale.
Tipologia 3C: capelli ricci a cavatappi.
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